Prabhakar Pachpute nasce a Chandrapur nel 1986. Si è laureato in Belle Arti presso l’Università Khairagarh, Chhattisgarh ed ha proseguito gli studi presso la M.S. University di Baroda. La sua pratica artistica si basa soprattutto su scultura e disegno utilizzato come possibilità di espansione della scultura. La sua prima personale è del 2012, “Canary in a Coalmine”, Clark House Initiative, Mumbai. Nel 2013 ha esposto in mostre collettive come “L’Exigence de la Saudade”, a cura di Clark House Initiative, presso Kadist Art Foundation, Parigi e “Black OR White”, a cura di Galit Eilat presso il Van Abbemuseum di Eindhoven e nel 2014 partecipa alla Biennale di San Paolo. Nel 2012 è stato selezionato tra i finalisti dello Skoda Prize per i giovani artisti.


– data 2013

– titolo It was never mine, but now it is a mine,

– tecnica installazione: grafite su carte, scultura in marmo, dipinti

– dimensione: ambientale

– descrizione: A partire dal 2010 il soggetto dell’arte di Prabhakar Pachpute è la vita dei minatori e i problemi legati allo sfruttamento delle risorse naturali in India, situazione che conosce da vicino poiché proveniente da Chandrapur (“la città dell’oro nero”) e poiché i componenti della sua famiglia, per tre generazioni, hanno lavorato in una delle più antiche miniere del paese. Proprio per questa affinità tra il passato industriale del Valdarno e la situazione odierna in India, durante il periodo di residenza nel 2013 presso Casa Masaccio, la ricerca di Prabhakar Pachpute si è concentrata sulla storia delle miniere di Castelnuovo dei Sabbioni, le conseguenze portate dalla fine dell’estrazione della lignite e dall’avvento della post-industrializzazione. Riflessioni sulle condizioni di lavoro nelle miniere dell’India, come lo studio della situazione di Carrara e le sue radici anarchiche riescono a convivere grazie alla creazione di una installazione site specific in cui quadri della collezione incontrano la sua pratica artistica fondata sul disegno. Qui, infatti, il disegno viene associato all’uso dell’ombra creata dalla scultura del minatore grazie alla quale l’artista ribalta l’immagine disegnata.