Marinella Senatore è nata a Cava de’Tirreni nel 1977. Ha insegnato linguaggio audio-visivo presso l’Università Complutense e l’Università di Castilla-La Mancha di Madrid. La sua ricerca si caratterizza per la partecipazione attiva del pubblico nel processo creativo, utilizzando diversi media, dall’installazione al video, disegno, performance. Nel 2013 Senatore fonda The School of Narrative Dance, una scuola di storytelling completamente gratuita, itinerante. Il suo lavoro di è stato ampiamente presentato in Italia e all’estero; partecipa alla 54a Biennale di Venezia; alla Biennale di Göteborg, Svezia; alla 30a Biennale di Grafica, Lubiana e alla 4a Biennale di Atene. Nel 2013 è la vincitrice della Borsa per Giovani Artisti Italiani del Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea, nel 2014 è finalista al premi MAXXI.

marinella senatore

– data 2009

– titolo Speak easy

– tecnica video

– dimensione 15′ 30”

– descrizione: Il video Speak easy viene donato da Marinella Senatore in occasione del cantiere e della mostra NARRAZIONE E CONVENIENZE DEL VIDEO. Nella situazione io mi trovo proveniente da un passato e proiettato in un futuro a cura di Fiammetta tenutosi a Casa Masaccio nel 2010 e che ha visto la Senatore nei panni di artista-tutor. Il video è stato prodotto da oltre 1200 cittadini madrileni attraverso una campagna di fundraising basata sul micro-credito proposto come alternativa economica socialmente responsabile per la produzione culturale. Con questa metodologia la Senatore stravolge il sistema chiuso dell’artista-attivatore e del pubblico-ricevente con l’idea di creare un archivio di storie condivisibili. Il video propone una complessa trama costituita dal montaggio dove l’artista riesce a mixare con abilità la citazione cinematografica, una solida fotografia e la forza della musica che in questo caso appare come elemento preponderante della narrazione. Speak easy è un musical ambientato nell’America degli anni Cinquanta ed in cui la musica viene utilizzata dall’artista come elemento di scambio basilare per unire lavori che coinvolgono un importante numero di partecipanti.